Niccolò De Giorgio e Massimo Borracci

Massimo Borracci, le toccanti parole del figlio Niccolò dopo la sua scomparsa

2 di Jessica Mastroianni

Non avrei mai pensato di trovarmi di fronte a voi a fare questo discorso, ma in fondo la fine è parte del viaggio e non è la meta a doverci interessare, ma è il percorso a contare davvero. Le esperienze e le emozioni che vivi in mezzo, quello che acquisisci e quello che lasci.

Dicono che non conta quanto ricco o famoso diventi, alla fine nella bara siamo tutti uguali. Io invece credo che qualcosa cambi: cambia quello che hai lasciato a chi resta, quello che hai saputo dare alle persone che ti hanno circondato, e lui ha dato tanto soprattutto alle persone che ho qui davanti oggi.

In questi giorni ho sentito papà essere chiamato in diversi modi: marito, fratello, padre, guida, maestro, ispirazione, idolo, mentore. Ed è proprio questo che lo ha reso non solo un grande allenatore ma un grande uomo. Un grande marito al fianco della donna che ha amato per 42 anni, rimanendole sempre vicino e non facendole mancare mai nulla. Un grande padre che ha protetto sempre i propri figli per poi insegnare loro a vivere e ad affrontare la vita e le difficoltà, sempre pronto a prenderci per mano e rimetterci in piedi se cadevamo, e a condividere tutta la sua immensa passione. Un grande amico sempre pronto a prendere vicino a sé chiunque ne avesse bisogno, un amico che ti guida e accompagna nelle difficoltà. E un grande mentore per tutti i suoi atleti, una figura in grado di trasmettere qualcosa che a parole non è descrivibile, perché in fondo i ragazzi che sono qui davanti a me oggi per lui erano dei figli dei quali, anche mentre combatteva tra la vita e la morte, non ha mai smesso di preoccuparsi.

Perché mio padre era questo: un faro di luce di un molo che guidava noi poveri marinai dispersi e ci teneva al sicuro dalle ingiustizia del mondo col suo sorriso. Ma quel faro non si è spento. No. Adesso brilla solo un po’ più in alto. In mezzo a questo enorme cielo stellato, una stella brilla più forte di tutte le altre. Me lo immagino a nuotare con i suoi vecchi compagni allenatori in un oceano di stelle e, mentre si allontana, si gira verso di noi col suo fare da toscano doc e ci dice: “Ragazzi, non mollate, la gara è solo a metà. E’ ora che si deve accelerare e non arrendersi. E se per caso vi doveste sentire persi un giorno, guardate le stelle, perché io sarò per sempre al vostro fianco!“.